Da circa tre settimane (oggi inizia la quarta) sto seguendo un regime alimentare radicalmente diverso da quello che il più delle volte in questi mesi ho solo pianificato in larga misura solo a parole, anche se in buona fede. Si tratta di una dieta che, se seguita alla lettera, comporta un’assunzione di 1200 kcal.
Sconsiglio di seguirla per lunghi periodi per più ordini di motivi:
1) può spingere alcune persone all’anoressia;
2) può determinare un calo nella concentrazione;
3) è adatta a chi ha di poco varcato la soglia del sovrappeso e vuole tornare entro i limiti in un tempo ragionevole, non certo a chi è in forte sovrappeso, in quanto in quest’ultimo caso non riuscirebbe facilmente a tenere subito un regime alimentare di questo tipo;
4) l’assunzione quotidiana di frutta (due frutti) è verdura (400 grammi) previste può risultare non sempre facile.
Ad ogni modo la seguo “quasi” alla lettera nei giorni in cui non pratico sport. Il “quasi” che ho messo significa che talora posso bere, per esempio, quel bicchiere di coca che sarebbe bandito (circa 70kcal), ma valutando che il mio attuale fabbisogno energetico è di 1858 kcal, un dimagrimento l'avrei comunque, seppur in misura minore; insomma mi va bene, sono sempre circa 600-550 kcal in meno al giorno.
I giorni in cui corro invece devo per forza di cose assumere più cibo, pur rimanendo vigile a ciò che mangio. Arrivo a non più di 1800/2000 kcal (basta poco per arrivarci), considerando che il semplice correre per un’oretta comporta un dispendio di energie tra 800 e 900 kcal, a seconda della intensità della corsa o meglio della distanza coperta, va molto bene, bruciando circa 2600 kcal ed assumendone fino a massimo 2000.
Così facendo ho perso un chilo e mezzo senza fatica in 21 giorni. Con soddisfazione posso dire che non c’è stato un giorno che sono arrivato a pranzo o a cena affamato o indebolito fisicamente (tutt’al più con un tollerabile appetito). Un buon risultato che mi spinge a continuare un nuovo modo di mangiare senza essere schiavo del cibo ma apprezzandolo fino in fondo. Naturalmente non bisogna essere estremisti per fare le cose bene. L’importante secondo me è saper gestire la forbice minima e massima entro dei limiti che consentano all’organismo di dimagrire correttamente senza patimenti o rimpianti.
Esistono semplici comportamenti che funzionano efficacemente e che questa dieta impone di seguire:
1) il bere (acqua), conseguenza anche dell’attività sportiva, consente di riempire lo stomaco dando per qualche tempo una sensazione di sazietà e facilitando la gestione dei tempi per pranzo e cena;
2) il mangiare molta frutta e verdura ha un effetto riempitivo che permette di mangiare senza abbuffarsi di cose ipercaloriche;
3) lasciar perdere gli insaccati;
4) no formaggi (quando corro però quei 30/40 grammi di parmigiano li prendo),
5) no alcol (anche se una birra da 33cl alla settimana non fa proprio nulla)