domenica 29 aprile 2012

prima gara da pirata

Appia Run fatta di "prime volte": battesimo per me da pirata, affiancando un Ale in forma e spedito invece nella sua prima competitiva. Contesto suggestivo che ci sorprende a scorgere, lungo la prospettiva dell'antica consolare, un fiume di persone in corsa. Percorso diversificato sia per il fondo - sampietrini, asfalto, lastroni (dove facile è slogarsi una caviglia e tirare una bestemmia) e pista nell'ultimo minimo tratto - sia per lo scenario - Terme di Caracalla, Appia antica, Appia pignatelli e Parco della Caffarella. Ristoro quasi al nono km un po' troppo anelato - solitamente non dovrebbe essere posto oltre il 6-7 km ma...ciccia, oggi non mi sento di far polemiche. Entrata insieme nello stadio Nando Martellini con le ali ai piedi e col sorriso quasi ebete stampato sulle labbra. Condivisione di una esperienza molto bella per questa gara che si conferma uno degli eventi podistici più significativi all'interno della capitale. Si vocifera circa 2800 oggi ad inforcare le scarpe...

sabato 21 aprile 2012

ascoltare ogni tipo di dolore

Fino a ieri il dolore si è fatto sentire. Ti pianta e ti dice che non puoi fare nulla. Ti mette in guarda se cerchi di aggirarlo. E' vigile. Maledetto e vigile. Spia ogni tuo movimento che possa stimolarlo. Il dolore è uno stato che merita rispetto. Che va conosciuto ed apprezzato fino in fondo. Che ci dice che in questa vita siamo soli. Perché quando il dolore c'è lo senti solo tu. Non qualcun altro. Non esiste espressione di compatimento che possa alleviare quello che stai avvertendo. Il caldo delle vene che batte con la parte. Vorremmo cercare il punto preciso da dove lui lancia segnali al cervello, prendere quel dannato punto e strapparlo dal resto del corpo come un chiodo può essere sfilato da un gomma. (Nel video le nozioni, anche se dovessero essere seguite, non porterebbero ad alcun effetto citato. Questo per evitare che degli idioti possano far danni seguendo quanto detto).

lunedì 16 aprile 2012

mezza di firenze: finalmente sotto l'ora e 40'

Poche righe per dire semplicemente che non mi sarei aspettato un risultato simile considerando i presupposti.
1.Martedì pomeriggio, dopo un allenamento che si è dimostrato troppo intensivo e ravvicinato a quello precedente, avverto una pizzicata al polpaccio. Da quel giorno non mi sono più allenato fino alla gara di ieri. Sembrava tutto archiviato ma il fastidio è venuto fuori dal 5°km in poi, prima in modo leggero, poi sempre più intenso e gli ultimi 3 km li ho fatti zoppicando. Oggi ho un bell'ematoma sulla parte interessata e mi fa veramente male.
2.Il tempo è stato quello che è stato, gara caratterizzata ed influenzata da un cielo coperto con pioggia costante.
3.I primi km per le strade bellissime ma strette di questa città sono stati fatti ad un passo nettamente più lento condizionando di certo il tempo finale.

Nonostante ciò sono riuscito a fare due cose fondamentali: mi sono divertito molto anche grazie ad un percorso che è volato in un contesto che non ha bisogno di essere commentato, ed ho segnato il PB abbattendo finalmente il muro dell'ora e 40'. Un'ora 39'47'' sul real time. Col real time la mia posizione sarebbe stata di 38 posizioni più avanti, ma poco importa, tanto ai fini di una premiazione non sarebbe cambiato nulla.

La sensazione che dà fiducia è che posso, considerando come sono andate le cose, fare molto di più: senza la calca iniziale e in perfetta forma altri minuti li avrei di sicuro limati.

Buone corse a tutti