nella vita incontrerai tre tipi di persone:
quelle che cambieranno la tua vita,
quelle che rovineranno la tua vita,
e quelle che saranno la tua vita
(proverbio africano)
vado a infilarmi scarpe, calzoncini e maglietta, Villa Pamphilj con questo sole è bellissima, a volte non solo le persone ci cambiano la vita
“Quando i “vorrei” diventano “voglio”, quando i “dovrei” diventano “devo”, quando i “prima o poi” diventano “adesso”, allora e solo allora i desideri iniziano a trasformarsi in realtà.”
venerdì 20 settembre 2013
lunedì 16 settembre 2013
amarcord sotto la pioggia

Ormai, anche sotto questo cielo, non mi chiedo nemmeno chi me l'ha fatto fare, perché ho la risposta, data da quei tanti ricordi di quando imbocco dentro casa e provo quel senso di completezza, sporcizia e contentezza che mi riporta a sua volta a quando ero bambino e mia madre, vedendomi rientrare dopo un intero pomeriggio fuori a giocare, fradicio di sudore e pioggia, a volte coi gomiti e le ginocchia sbucciate, sbroccava lamentandosi che doveva sempre lavare i panni, che la mia camera era sempre in disordine, che così non si poteva andare avanti...ed un minuto dopo mi ordinava di correre (ancora?) sotto la doccia perché la cena era quasi pronta.
mercoledì 11 settembre 2013
de saund of sailenz
Complice un venticello leggero che abbassa la temperatura a livelli gradevoli escono fuori 44' corsi senza pensare ad una beneamata. Villa Pamphilj ha questo dono: non penso talmente ad una cippa che sbaglio strada e mi ritrovo poco dopo il laghetto ad imboccare un sentiero che mi porta nei pressi di via Vitellia attraverso una stradina in discesa in mezzo alla boscaglia. Riacchiappo la strada che mi riporta verso il lago e poi riprendo a dx dove stavolta continuo per il percorso che intendevo fare. Chiudo con 8,4 chilometri alla stratosferica velocità media di 11,45 kmh, felice. E domani si ripete.
giovedì 5 settembre 2013
quando chi ti supera è uno come LUI
Mercoledì. Corsa a villa pamphilj, ore 13.00. Fa piuttosto caldo ma ho
sentito di molto peggio. 5,6 km corsi sul lato dx venendo da sud, la metà per
intenderci dove c’è il lago. Domani ripeto ma con un percorso da 7,1
km. Bella esperienza, Roma non finisce mai di essere conosciuta, scoperta, e
meravigliare, a me che ho spesso bazzicato molto poco queste zone fino a 7 mesi fa...
E stavolta non solo Roma mi ha meravigliato, ma anche il fatto che ora vado a raccontare.
In questa giornata, dicevo, mentre stavo cercando di prender confidenza
non solo coi saliscendi e le gambe mi vedo sfrecciare due tipi alla
mia sinistra con un passo completamente diverso dal mio. E per completamente
intendo di un’altra galassia. Uno dei due porta un cappellino.
Non può non venirmi il pensiero, la domanda su come facciano
a tenere quell’andatura, eccessiva per molti runners anche esperti e assai più veloci di me. Un'andatura che appare invece quasi facile fatta da loro. E magari stanno facendo una corsa lenta...
Insomma vedo questi due che si allontanano lungo la salitella
di Viale del Maglio che poi diventa via Rozat, arrivano ad uno spiazzo e poi
ridiscendono, venendomi quindi incontro e potendoli finalmente vedere in
faccia. Uno dei due, quello col cappellino, (l’altro purtroppo rimarrà per me senza nome) credo di
poterlo confermare con sicurezza, è nientepopodimeno che Giorgio Calcaterra. E non devo aggiungere nulla. Avrei desiderato
fermarlo e stringergli la mano, ma tutto è avvenuto in così pochi attimi che
non ho fatto in tempo nemmeno ad aprir bocca. Oltre che un campione mi dà l'impressione di essere una persona semplice e riservata, vedendo ed ascoltando le interviste da lui rilasciate, non molte a dire il vero, ma quanto basta per averne un’opinione.
Posso dire che sono stato molto più contento di incrociare lui piuttosto che qualsiasi calciatore di serie A. Spero di incontrarlo nuovamente e, se ha due secondi, due soli, poterlo salutare.
martedì 3 settembre 2013
lavori e modifiche in corso

Due parole sul triathlon sprint che avevo intenzione di correre per metà settembre: causa costi elevati per le mie tasche e bici da strada che serve per partecipare e che non ho, ne ho qualcuno che possa prestarmela, per ora sono costretto a rimandare tutto a data da definire. Di sicuro lo farò, ma più avanti. Per adesso rimango podista al 100%.
Buone corse a tutti.
domenica 1 settembre 2013
potrebbe piovere?
10000 metri corsi dopo un pranzo particolare, vedasi post precedente, che alla fine
non ha visto risparmiarmi. Non ho strafogato tutto ma ho mangiato molto più del
normale, mi piacerebbe dire il contrario. Ho bevuto acqua frizzante, dando
ascolto al consiglio di MR, ma potevo impegnarmi di più...provo a mettere una pezza la sera, con verdura e due pomodori, ma il danno forse è fatto.
Sveglia alle 7:30 e dopo i gesti quotidiani del lavarmi e del far (una contenuta) colazione agguanto il minimo indispensabile
e parto per la pineta di Ostia. Ore 8:45 arrivo percorro il tratto di viale
mediterraneo che porta all’interno della pineta e ritiro pettorale. Gli
iscritti non so quanti siano, ma quelli che arrivano a tagliare il traguardo sono in totale 960.
Buona gara, mai corsa, la consiglio per chi ama correre
nella frescura, ci sono un paio di tratti a lungo soleggiati ma nel complesso si corre con una temperatura sopportabile. Competizione ben organizzata: alla segnalazione km, ristori e tempo con cui sono stati diffusi i risultati do un 7 pieno.
Tempi personali ed impressioni sui medesimi:
1°km 4’45’’ - ok…; 2°km 4'38’’ - sento di aver spinto troppo mi faccio prendere
dal passo degli altri;
3°km 4’37’’- una parte molto consapevole di me sa, e bene, che non
può tenere ora quel passo;

4° km 4’47’’ - accuso e perdo 10’ anche se in piccola parte il tempo è dovuto al cambio di terreno, da asfalto a sterrato; 5° km 4’42’’; 6° km 4’58’’ causa ristoro perdo secondi che non recupero; 7° km 4’47’’; 8° km 4’56’’ stavolta il ristoro non c’è, sono le gambe che non danno quello che dovrebbero dare.
A sto punto do quel poco che posso dare ed il 9° km lo chiudo a
4’48’’ mentre il 10° a 4’46’’
Ora, matrimonio a parte, cui posso addebitare una minima
parte del risultato che speravo migliore di almeno due minuti e 15’ quello che esce è
che sicuramente manca ancora allenamento e km da mangiare, quelli sì, la settimana.
Alla fine il tempo segna 47’45’’;
4’46’’ al km che, guardando il bicchiere mezzo pieno vien da pensare (citando F. J.) "Potrebbe esser peggio" - "e come?" - "potrebbe piovere".
venerdì 30 agosto 2013
al matrimonio (non il mio) con catena
no, niente risse stile ras del quartiere. Prima un cenno di quel che è successo oggi. Dal lavoro, durante la pausa, salto sulla bici ed in pochi minuti sono a villa pamphilj. Avevo letto che c’erano le docce e che erano vicine all’uscita di via Vitellia. Quindi sono andato a verificare. Una tipa che lavora lì mi ha detto che docce e deposito borse viene 2 euro in tutto (da qui il deposito borse è gratis, ma sticazzi). Orario, se ricordo bene, dalle 8 alle 20: magnifico.
Dalla prossima settimana inizierò in villa con un paio
di sessioni feriali (martedì-giovedì) da 8-10 km,
variando tra progressivi, fartlek e ripetute e dedicandomi invece nei weekend ad allenamenti
sulla distanza.
Domenica si avvicina la 10 km alla pineta di Castelfusano, ottimo test per vedere le condizioni generali. Unica maledetta incognita è
che il giorno prima mi hanno invitato ad un matrimonio in cui mi sono imposto di mangiare senza strafogare tutto (devo riuscirci, devo riuscirci, devo riuscirci) perché punto ad una media al
km che stia tra 4’30’’e 4’33’’.
Potrei ritenermi soddisfatto se chiudo la gara con questo passo, sono solo 90 giorni che ho ripreso a correre con una regolarità di 3-4 sessioni settimanali.
Ecco spiegato il titolo: purtroppo quando ho sotto al naso una pietanza che merita, e nei ristoranti a Roma è difficile mangiar male, mi sembra peccato mortale non spolverarla. E' compulsivo, non mi controllo: agisco e basta. Quindi seppur brutalmente una parte di me si augura che in quel matrimonio di sabato il cibo farà schifo, altrimenti dovranno incatenarmi come Ulisse al richiamo delle sirene, porca mignotta. E buonanotte bei propositi. L'alternativa assurda è di andarci, come si dice... "già mangiato": inapplicabile per la mia dignità!...
domenica 25 agosto 2013
40

Così andò la quarta settimana d'agosto:
20 mar - riscaldamento 15' + progressivo da 10 km diviso in 4 settori + 10' def. --- totale 12 km
22 gio - riscaldamento 10' progressivo di 6km diviso in 3 settori + 10' def. --- totale 8,3 km
24 sab - riscaldamento 10' + CL 10 km --- totale 11 km
25 dom - riscaldamento 10' + collinare di 8,8 km --- totale 9,8 km
Totale 41,1 km.
Ho aumentato il chilometraggio del 10% rispetto alla scorsa settimana, non traballo e quindi proseguo su questa strada.
Settimana conclusa con buoni risultati, dopo non ricordo quanto tempo supero i 40 km settimanali. Nella prossima intendo aumentare altri 4 km. Festeggio quindi questo risultato piccolo per molti ma comunque per me importante.
Il primo settembre c'è una 10 km nella Pineta di Castelfusano, la Ostia in corsa per l'ambiente, e la prendo come opportunità per vedere in che condizioni sto, partenza alle 9:30, per info e altro andate qui .
Buone corse, e trovate il tempo per divertirvi, sempre.
domenica 18 agosto 2013
(appunti di corsa) per correre sempre: la regola del 10%

Questo perché l’incremento eccessivo dei chilometri in
breve tempo è la principale causa di infortuni che costringe molti a
fermarsi per settimane o, nei casi peggiori, mesi.
Ed anche se molti runner lo
sanno tanti per questa causa continuano a farsi male. Chiudo quindi questi 7
giorni con 36 km per arrivare entro 4 settimane a 52. Gradualità quindi per crescere e passare progressivamente a livelli più impegnativi.
Allenamento molto semplice, con tre uscite - martedì, mercoledì e sabato - su percorso misto
(pista, asfalto e sterrato) di 12 km così suddivisi: riscaldamento di 15’ - progressivo di 10 km (da 5'10'' a 4'50'') - allunghi 5x100
- corsa defaticante 10'.
Buone vacanze a tutti.
giovedì 1 agosto 2013
triathlon sprint 45 giorni da oggi
Sta prendendo corpo il progetto di partecipare alla "est! est! est! triathlon" del 14 settembre.
Stamattina durante una corsa leggera di 12 km al parco degli acquedotti, passando anche per Statuario tanto per diversificare il panorama all'allenamento, con Francesco si stava parlando di questa opportunità, tutto sommato alla portata di entrambi. Il tratto a nuoto di 750 metri è quello che mi preoccupa di più, praticamente sono 30 vasche da 25 metri, dovrei fare qualche capatina in piscina per prepararmi. Poi gli altri due segmenti, 21,3 km in bici e 5 di corsa si possono fare. Francesco sarà sicuramente pronto per il tratto a nuoto essendo lui istruttore. A questo punto non mi resta che prepararmi, soprattutto per nuotare, informandomi su costi, logistica, organizzazione e perché no qualche consiglio da chi di triathlon se ne intende.
Stamattina durante una corsa leggera di 12 km al parco degli acquedotti, passando anche per Statuario tanto per diversificare il panorama all'allenamento, con Francesco si stava parlando di questa opportunità, tutto sommato alla portata di entrambi. Il tratto a nuoto di 750 metri è quello che mi preoccupa di più, praticamente sono 30 vasche da 25 metri, dovrei fare qualche capatina in piscina per prepararmi. Poi gli altri due segmenti, 21,3 km in bici e 5 di corsa si possono fare. Francesco sarà sicuramente pronto per il tratto a nuoto essendo lui istruttore. A questo punto non mi resta che prepararmi, soprattutto per nuotare, informandomi su costi, logistica, organizzazione e perché no qualche consiglio da chi di triathlon se ne intende.
martedì 30 luglio 2013
giusto o sbagliato?
In questo post esco dalla tematica della corsa per spaziare brevemente su un altro argomento e porre qualche domanda a me stesso ed a chi ha la pazienza di leggere 'ste righe.
Partito giovedì sera, dopo che da tempo non andavo al cinema, con l'intenzione di vedere World War Z, ho poi optato per necessità di orario per Pain & Gain, film che racconta con ironia accattivante una storia realmente accaduta tra il 1994 ed il 1995 negli Usa.
Ma non è di questo film praticamente visto per caso, e che tutto sommato mi è pure piaciuto, che voglio parlare, ma di un altro: durante la breve reclame (da quanto non uso sta parola?) di 30minuti che precede oramai da anni i film nelle multisale, hanno pubblicizzato il primo lungometraggio di Kubrick del lontano 1953: Fear and desire, film che lo stesso regista non volle mai mettere in circolazione definendolo "un disegno di un bambino sul frigorifero". Il film è in 100 sale italiane ieri, oggi e domani (tanto per parafrasare un altro titolo...).
Di solito non mi pongo problemi morali, figuriamoci per il cinema, ma non nascondo che mi sono chiesto se in fondo sia giusto che un'opera, che un autore ha deciso di non voler diffondere, possa essere messa in circolazione. Già dal trailer ho notato uno stile sicuramente innovativo rispetto a quello legnoso che spesso caratterizzava i film anni '50; sembrerà strano ma gli stessi attori appaiono smaliziati rispetto ai loro colleghi e forse anche per questo, la curiosità di vederlo ce l'ho, eccome.
Insomma...si tratta di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, il film magari sarà anche deludente e se lui ha deciso di non renderlo noto (entro i limiti del possibile) di sicuro le sue ragioni le avrà avute, ma come si può pretendere di cancellare un'opera cinematografica in un'arte, il cinema appunto, dove se "fai" qualcosa devi pur sapere che, che ti piaccia o no, quel qualcosa potrà essere riprodotto all'infinito e trapelare contro ogni tuo tentativo di distruggerlo?
Partito giovedì sera, dopo che da tempo non andavo al cinema, con l'intenzione di vedere World War Z, ho poi optato per necessità di orario per Pain & Gain, film che racconta con ironia accattivante una storia realmente accaduta tra il 1994 ed il 1995 negli Usa.
Ma non è di questo film praticamente visto per caso, e che tutto sommato mi è pure piaciuto, che voglio parlare, ma di un altro: durante la breve reclame (da quanto non uso sta parola?) di 30minuti che precede oramai da anni i film nelle multisale, hanno pubblicizzato il primo lungometraggio di Kubrick del lontano 1953: Fear and desire, film che lo stesso regista non volle mai mettere in circolazione definendolo "un disegno di un bambino sul frigorifero". Il film è in 100 sale italiane ieri, oggi e domani (tanto per parafrasare un altro titolo...).
Di solito non mi pongo problemi morali, figuriamoci per il cinema, ma non nascondo che mi sono chiesto se in fondo sia giusto che un'opera, che un autore ha deciso di non voler diffondere, possa essere messa in circolazione. Già dal trailer ho notato uno stile sicuramente innovativo rispetto a quello legnoso che spesso caratterizzava i film anni '50; sembrerà strano ma gli stessi attori appaiono smaliziati rispetto ai loro colleghi e forse anche per questo, la curiosità di vederlo ce l'ho, eccome.
Insomma...si tratta di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, il film magari sarà anche deludente e se lui ha deciso di non renderlo noto (entro i limiti del possibile) di sicuro le sue ragioni le avrà avute, ma come si può pretendere di cancellare un'opera cinematografica in un'arte, il cinema appunto, dove se "fai" qualcosa devi pur sapere che, che ti piaccia o no, quel qualcosa potrà essere riprodotto all'infinito e trapelare contro ogni tuo tentativo di distruggerlo?
venerdì 26 luglio 2013
l'imbarazzo della scelta
Nell'attesa che la classifica della corsa de noantri venga pubblicata, e inizio dopo cinque giorni a chiedermi se questo avverrà, l'altra sera in compagnia di amici (che col podismo ormai ci sono dentro più di me o si stanno facendo coinvolgere sotto l'influsso mio e di Ale) sono uscite un paio di proposte podistiche:
la prima è la est!est!est!triathlon prevista per sabato14 settembre alle ore 14.00 e suddivisa in 750 m a nuoto, 21,1 km in bici e 5 km di corsa;
l'altra e la 2° Atina no limits beer trail, 12 km che si correranno il 15 settembre e caratterizzata dal fatto che i ristori consisteranno in boccali di birra.
Sicuramente entrambe divertenti, ma con una leggera preferenza per il triathlon.
Non nascondo di avere delle riserve per il trail di Atina, memore di quanto provato sul Monte Soratte poche settimane fa e che mi spinge a dire che solo con un'adeguata preparazione posso permettermi di correre un trail a settembre, altrimenti meglio puntare altro.
La terza via, dove ho più esperienza, rimane quella di correre una o più 10-12 km su asfalto o misto, con percorsi pianeggianti o con salite non estenuanti da trail, e settembre è un mese che nel lazio offre varie opportunità, quelle che mi sembrano più interessanti a prima vista sono:
08 settembre corsa del cuore - 10 km a Morolo - FR
15 settembre - 1° corsa del pane Genzanese - 9,8 km a Genzano - RM
15 settembre - Memorial don Luigi Marchetta - 10 km a Marina di Minturno - LT
22 settembre - Maratona lago del salto - 42, 21 e 8 km a Fiumata - RI
22 settembre - Straviterbo - 8 km -VT
22 settembre - Africa per non dimenticare - 10,6 km Alatri - FR
28 settembre - Urban Trail - 10 km - VT
29 settembre - Corricolonna - 10 km a Colonna - RM
Non rimane quindi che da scegliere e, qualsiasi sia la scelta, mettersi sotto.

l'altra e la 2° Atina no limits beer trail, 12 km che si correranno il 15 settembre e caratterizzata dal fatto che i ristori consisteranno in boccali di birra.
Sicuramente entrambe divertenti, ma con una leggera preferenza per il triathlon.
Non nascondo di avere delle riserve per il trail di Atina, memore di quanto provato sul Monte Soratte poche settimane fa e che mi spinge a dire che solo con un'adeguata preparazione posso permettermi di correre un trail a settembre, altrimenti meglio puntare altro.
La terza via, dove ho più esperienza, rimane quella di correre una o più 10-12 km su asfalto o misto, con percorsi pianeggianti o con salite non estenuanti da trail, e settembre è un mese che nel lazio offre varie opportunità, quelle che mi sembrano più interessanti a prima vista sono:
08 settembre corsa del cuore - 10 km a Morolo - FR
15 settembre - 1° corsa del pane Genzanese - 9,8 km a Genzano - RM
15 settembre - Memorial don Luigi Marchetta - 10 km a Marina di Minturno - LT
22 settembre - Maratona lago del salto - 42, 21 e 8 km a Fiumata - RI
22 settembre - Straviterbo - 8 km -VT
22 settembre - Africa per non dimenticare - 10,6 km Alatri - FR
28 settembre - Urban Trail - 10 km - VT
29 settembre - Corricolonna - 10 km a Colonna - RM
Non rimane quindi che da scegliere e, qualsiasi sia la scelta, mettersi sotto.
domenica 21 luglio 2013
ad una la coppa, all'altra l'applauso

sito fonte foto: podisticaesolidarietà
martedì 16 luglio 2013
c'è una corsa che batte nel cuore di roma

Una competizione, manco a dirlo, corsa in una delle zone più suggestive della capitale, agli antipodi delle ultime due gare a cui ho partecipato (boccea running e trail del Monte Soratte). Una gara breve, dato che non si superano i 6,5 km e volutamente semplice, considerando che la classifica non indica i tempi di arrivo, ma solo l'ordine di arrivo.

Quindi niente tds, real time...qui se partecipi pensa solo a correre forte quanto puoi e ad arrivare. Presenti stavolta, oltre naturalmente ad Alessandro, anche Costantino (da pirata). Insomma, si preannuncia una bella giornata.
Per chiudere, dall'alto in basso: locandina della gara (identica praticamente a quella delle precedenti edizioni), il logo del XIII rione Trastevere di Roma ed infine Via della Lungaretta come doveva apparire nel 1880 (E.Franz - fonte wikipedia).
giovedì 11 luglio 2013
un'altra gara ancora (ci sto prendendo gusto)
Altro bivio, altra scelta da fare. Stavolta tra la Corsa de noantri del 21 luglio e la 11 km di Tarquinia (10 km sul sito di
Mario Moretti Podismo) del 20 dello stesso mese. No trail o campestri stavolta.
Gare sciolte, da correre senza dover star troppo attenti a dove mettere i
piedi. La prima già fatta nel 2012, spedita, piuttosto breve e suggestiva.
Quella di Tarquinia no invece ed anche per questo mi farebbe piacere esserci, così con l'occasione vedo anche la cittadina. Tra l’altro quest’ultima gara si corre alle 19.00
prima di cena, col fresco, e l’idea mi piace parecchio.
Avvisato chi so io, attendo che raccolga il guanto di sfida, prima di festeggiare quel che ognuno di noi ha da festeggiare a breve.
mercoledì 10 luglio 2013
brevi percorsi urbani
Questo il giretto (con varianti che di tanto in tanto inserisco) di 7,3km circa, in giro per il quartiere di Cinecitta' est, che la mattina alzandomi alle 6.00, due volte durante i feriali, ho la pensata di fare.
Chiuso recentemente al mostruoso tempo di 40'06'', con le gambe che si stanno ancora svegliando. Allenamento breve, 100% urbano, prevalentemente su pista ciclabile.
Percorso: pianeggiante per 2,4 km, fino a viale Ciamarra, leggermente in discesa per 600 metri correndo lungo Via Stefano Oberto, nuovamente pianeggiante (voltando a sx) per il breve tratto di 150 metri di Via Rizzieri e finalmente in salita leggera e costante per 850 metri imboccando via Walter Procaccini. Dopo la salita prendo un'altra volta Viale Ciamarra, a dx per la stradina pedonale che mi porta su Via Leonardi, giro a sx per Via Rizzieri e infine percorro l'ultimo tratto in senso inverso rispetto a come l'ho iniziato, cercando negli ultimi 2 km di allungare nei limiti del possibile dato che le gambe ormai si sono un po' sbrigliate.
Un allenamento che inizio quasi smadonnando (manco me lo imponesse qualcuno) con gli occhi ancora chiusi e termino con una bella sensazione che mi porto appresso tutto il giorno.
Chiuso recentemente al mostruoso tempo di 40'06'', con le gambe che si stanno ancora svegliando. Allenamento breve, 100% urbano, prevalentemente su pista ciclabile.
Percorso: pianeggiante per 2,4 km, fino a viale Ciamarra, leggermente in discesa per 600 metri correndo lungo Via Stefano Oberto, nuovamente pianeggiante (voltando a sx) per il breve tratto di 150 metri di Via Rizzieri e finalmente in salita leggera e costante per 850 metri imboccando via Walter Procaccini. Dopo la salita prendo un'altra volta Viale Ciamarra, a dx per la stradina pedonale che mi porta su Via Leonardi, giro a sx per Via Rizzieri e infine percorro l'ultimo tratto in senso inverso rispetto a come l'ho iniziato, cercando negli ultimi 2 km di allungare nei limiti del possibile dato che le gambe ormai si sono un po' sbrigliate.
Un allenamento che inizio quasi smadonnando (manco me lo imponesse qualcuno) con gli occhi ancora chiusi e termino con una bella sensazione che mi porto appresso tutto il giorno.
martedì 9 luglio 2013
riflessioni sul trail
Completati 12 km in 1h
25’ e 11’’ arrivando 91° a circa
14’ di ritardo da un Ale che anche stavolta, in salita, conferma di essere forte,
piazzandosi al molto più interessante 47°
posto.

Due i principali
motivi, fra loro collegati.
Il primo è dipendente
dal tempo ed al tipo di terreno degli allenamenti: le tre/quattro sessioni che
dedico alla corsa sono spesso su strada asfaltata o sterrata, ma
prevalentemente pianeggiante o con salite piuttosto brevi, del tutto o quasi
inadatte a correre un trail come quello di domenica scorsa;
il secondo è che gare
sullo stile del Monte Soratte sono caratterizzate, per quei pochi che non lo
sapessero, da tratti in cui non di rado ci si ritrova in fila indiana a dover
salire su rocce o sassi spigolosi, tenendosi con le mani alle fronde per non
scivolare malamente, con l’elevato rischio di infortunarsi, minando mesi di
allenamento (e lo stesso dicasi in discesa).
Sono del parere che per correre
bene un trail bisogna allenarsi anche
su percorsi trail, per adattare mente e corpo a quello che più o meno ci aspetterà
in gara.
Di avvenimenti come quello di S. Oreste ne ho fatti solo un
paio, non rinnego assolutamente nulla e molto probabilmente, anche se tornassi
indietro, vi parteciperei di nuovo. Ma per il futuro, senza un’opportuna
preparazione, non mi sento di correrli.
Accetto tranquillamente l’idea di sporcarmi, di correre col
freddo o sotto la pioggia battente, e mi tengo lontano da quei fighetti che
alla minima difficoltà si lamentano, dimostrando che evidentemente il loro
amore per la corsa lascia abbastanza a desiderare. Sto anche apprezzando le
salite, che mesi fa disdegnavo e per pigrizia quasi evitavo, mentre ora, nei
limiti di quanto le zone verdi di Roma concedono, vado pure a cercare.
Ma per quanto riguarda specificamente il trail, questo si
deve organizzare come si deve e, aldilà degli aspetti avvincenti che sicuramente
offre merita però la massima attenzione: quando sei in gara non puoi
improvvisare o tanto meno ingannare nessuno; sei lì con te stesso e le tue
gambe; e quando in salita arranchi e pensi di non farcela capisci a fondo perché
bisogna prepararsi, mentalmente e fisicamente, con molta cura.
domenica 7 luglio 2013
prendete una bella domenica calda di luglio
...prendete due amici che decidano in quella domenica di aver la geniale pensata di andare a fare una garetta podistica. Non una qualsiasi, ma un bel trail, tosto pe’ di tosto. Prendete 'sto trail di 13 km circa e caratterizzato per un lungo tratto centrale da un salitone infernale che ha costretto gli atleti, oltre che a camminare in fila indiana, ad aiutarsi con le mani per uno pseudo-sentiero frequentato durante l’anno unicamente da animali selvatici. Che succede?
Succede che mentre uno l’ha già terminato e da un pezzo, l’altro sta ancora nel bosco imprecando e cercando di non prendersi una storta sia nella lunga salita di 3 km abbondanti sia nel discesone prima dell’arrivo.
Ed al traguardo, mentre il sottoscritto vede il suo amico già fresco e riposato e vorrebbe mandarlo affettuosamente a quel paese, quest’ultimo gli fa un sorriso e lo incoraggia sinceramente.
Ed allora fanculo la fatica, la salita, il caldo, e il sottoscritto arriva sì stanco, ma felice, e ringrazia pure quel suo amico.
mercoledì 3 luglio 2013
domenica sulle montagne russe del Monte Soratte.
Cambio di direzione: domenica 7 luglio, anche se inizialmente le intenzioni erano di correre la forse più "umana" 10 km di Lariano, sarò al Trail di 13,5 km del Monte Soratte, convinto da un Ale che rende facile, parlando, le cose. E di questo gli sono grato.
Sono coraggioso o temerario? Opto per la prima ipotesi e domenica ne avrò forse conferma. Quel salitone che riporto nell'immagine mi intimorisce, nonostante Ale al telefono cercava di minimizzare. Si tratta di salire di 400 metri in meno di 2600 metri su sterrato (pendenza del 15,8%).
Non credo di essere preparato a questa sfacchinata, ma male che vada alternerò corsa a camminata.
Non credo di essere preparato a questa sfacchinata, ma male che vada alternerò corsa a camminata.
Qui sotto un grafico che spiega meglio di ogni chiacchiera (grazie Alessandro):
Un Trail abbastanza "ignorante" che, almeno stando a questi dati, parte da 430 m per scendere a 287 m dopo 4800 metri, e fin qui va bene, anche troppo. Da quel momento c'è il salitone fino al km 7,4 che termina ad un’altezza di 695 m e poi di nuovo discesa dopo 3800 metri a 225 m. Infine si risale, ma qui preferisco fermarmi (a scrivere).
La tentazione di correrla sta gara è molto forte. Ed allora...'nculo ai timori.
lunedì 1 luglio 2013
correndo tra boschi, comunque
Ieri sera, durante l'ottimo allenamento di un'oretta scarsa al parco degli acquedotti con Ale, 11,5 km corsi sullo sterrato, si parlava (più lui perché io dopo un po' rimanevo a corto di fiato) sulla prossima gara da fare. Le distanze ottimali, parlo per me, si aggirano quest'anno sui 10 km, trascurando temporaneamente mezze maratone o comunque distanze maggiori ai 14km.
Ed il 7 luglio sono uscite un paio di cosine interessanti:
la prima è il XIII Trail del Monte Soratte, gara di 13,5 km caratterizzata da un dislivello di 1000 m, quindi molto probabilmente ancora fuori dalla mia portata, che sulle salite non ho ancora tenuta (la Boccea running me l'ha insegnato, se ce n'era bisogno);
la seconda è la III edizione della Corri tra i boschi della fonte Ontanese, percorso di 10 km circa (la stessa locandina non lo specifica) che si tiene a Lariano, una gara forse meno impegnativa della prima e con dei saliscendi che riesco a gestire meglio, spero.
L'importo per partecipare è rispettivamente di 10 e 8 euro, con la possibilità per entrambi di iscrizione fino a 30' prima della partenza (in tal caso per Lariano l'importo sale a 9 euro).
A breve scioglierò le riserve, sarei orientato più verso Lariano, per un discorso non tanto legato alla distanza (alla fine 13,5 km li copro) quanto al dislivello di Soratte al quale non mi sento, onestamente, preparato.
Ho imparato che le gare, qualsiasi tipo di gara, non va mai improvvisata. Ognuna, anche quella apparentemente più banale, merita il giusto rispetto.
Sempre graditi commenti, in particolare se riferiti alle due gare menzionate, o su una di esse, magari da parte di runners già esperti. Ben accette anche indicazioni e suggerimenti di altre gare interessanti sui 10 km a Luglio-Agosto nel Lazio e regioni limitrofe.
In ogni caso, buon allenamento a tutti.
Ed il 7 luglio sono uscite un paio di cosine interessanti:
la prima è il XIII Trail del Monte Soratte, gara di 13,5 km caratterizzata da un dislivello di 1000 m, quindi molto probabilmente ancora fuori dalla mia portata, che sulle salite non ho ancora tenuta (la Boccea running me l'ha insegnato, se ce n'era bisogno);
la seconda è la III edizione della Corri tra i boschi della fonte Ontanese, percorso di 10 km circa (la stessa locandina non lo specifica) che si tiene a Lariano, una gara forse meno impegnativa della prima e con dei saliscendi che riesco a gestire meglio, spero.
L'importo per partecipare è rispettivamente di 10 e 8 euro, con la possibilità per entrambi di iscrizione fino a 30' prima della partenza (in tal caso per Lariano l'importo sale a 9 euro).
A breve scioglierò le riserve, sarei orientato più verso Lariano, per un discorso non tanto legato alla distanza (alla fine 13,5 km li copro) quanto al dislivello di Soratte al quale non mi sento, onestamente, preparato.
Ho imparato che le gare, qualsiasi tipo di gara, non va mai improvvisata. Ognuna, anche quella apparentemente più banale, merita il giusto rispetto.
Sempre graditi commenti, in particolare se riferiti alle due gare menzionate, o su una di esse, magari da parte di runners già esperti. Ben accette anche indicazioni e suggerimenti di altre gare interessanti sui 10 km a Luglio-Agosto nel Lazio e regioni limitrofe.
In ogni caso, buon allenamento a tutti.
mercoledì 26 giugno 2013
per avere ancora un futuro
Nel mio piccolo aderisco, sia su questo blog che nel quotidiano, all'appello di Albanesi. Per visualizzare la pagina http://www.albanesi.it/Societa/ricetta_italia.htm
buona lettura.
buona lettura.
lunedì 24 giugno 2013
150 m in più
Ed eccoci nuovamente alla Boccea Running 2013, gara stavolta di 10,75 km (a differenza di quanto indicato nelle locandine e su tds), come specificato dall'organizzazione prima della partenza.
C'è stato infatti per motivi di sicurezza un prolungamento di 150 m rispetto all'edizione del 2012.
Che la forma fisica rispetto all'anno scorso fosse migliore anche se non ti molto l'ha dimostrato il tempo: ho chiuso in 58'04'' (real time), stesso identico tempo, anche nei secondi, rispetto al 2012. Con l'unica differenza che stavolta c'erano quei 150 m in più: nulla di stratosferico, ma vi assicuro che nel loro piccolo si sentono.
Alessandro chiude alla grande al 20° posto, con un ottimo 51'18''. Riesco a tenerlo nella mia visuale fino al 5° km, poi ciao.
Certo, quelle 3-4 sessioni a settimana in cui riesco a correre, da giugno, mi hanno permesso di terminare questa gara decentemente, accusando meno fatica al 1° giro. Ma c'è molto da fare.
Punto della situazione.
- lavorare di più su:
- salite--- il lungo salitone finale, da fare due volte, l'ho gestito maluccio al secondo passaggio;
- ripetute e fk --- per aumentare il passo;
- progressivi su 10 e 15 km (progressivo 50-30-20 : 50% corso alla velocità del lento, 30% alla velocità del medio, 20% al ritmo gara dei 10 km )--- mentre il primo tratto l'ho percorso a 5,19'' al secondo ho perso colpi tenendomi invece sui 5'29''.
C'è stato infatti per motivi di sicurezza un prolungamento di 150 m rispetto all'edizione del 2012.
Che la forma fisica rispetto all'anno scorso fosse migliore anche se non ti molto l'ha dimostrato il tempo: ho chiuso in 58'04'' (real time), stesso identico tempo, anche nei secondi, rispetto al 2012. Con l'unica differenza che stavolta c'erano quei 150 m in più: nulla di stratosferico, ma vi assicuro che nel loro piccolo si sentono.
Alessandro chiude alla grande al 20° posto, con un ottimo 51'18''. Riesco a tenerlo nella mia visuale fino al 5° km, poi ciao.
Certo, quelle 3-4 sessioni a settimana in cui riesco a correre, da giugno, mi hanno permesso di terminare questa gara decentemente, accusando meno fatica al 1° giro. Ma c'è molto da fare.
Punto della situazione.
- lavorare di più su:
- salite--- il lungo salitone finale, da fare due volte, l'ho gestito maluccio al secondo passaggio;
- ripetute e fk --- per aumentare il passo;
- progressivi su 10 e 15 km (progressivo 50-30-20 : 50% corso alla velocità del lento, 30% alla velocità del medio, 20% al ritmo gara dei 10 km )--- mentre il primo tratto l'ho percorso a 5,19'' al secondo ho perso colpi tenendomi invece sui 5'29''.
lunedì 17 giugno 2013
un caldo pomeriggio di quasi estate
18:10 e mi ritrovo a correre, da poco uscito di casa, sotto un sole ancora prepotente di una domenica, forse la prima, con tutti i parametri per definirsi estiva. Sento i miei passi, tra i saliscendi che da casa mia portano a tor vergata, sudo di brutto cercando di tenere un passo sempre più veloce limando secondi per ogni km. Poche le macchine in giro, qualcuno rallentando e volendo far lo spiritoso con gli altri nell'auto mi grida se sono matto. Gli rispondo con un bel sorriso e con calma di sì, che sono matto, ed aggiungo con la cortesia che in certi momenti mi contraddistingue, di farsi i cazzi suoi. Riaccelera, per dirla alla Camilleri, "imparpagliato".
Dopo 25 minuti circa arrivo al PTV, fradicio, dove mi aspetta Costantino, con la sua bici legata a un palo. Dopo il minimo indispensabile per rinfrescarmi alla fontana si riparte insieme per i pratoni, con quella croce enorme che troneggia al centro e che si vede a km di distanza. Mezz'ora circa per fare il perimetro, mezz'ora nella quale parliamo del più e del meno ed in cui lo prendo in giro dicendogli che la prossima domenica passo da lui alle 6 per correre insieme la Boccea running, raccomandandomi di farsi trovar pronto. Più lo vedo e più penso che se solo si allenasse con un minimo di regolarità sarebbe veramente forte.
Si corre un po' meglio, ora sono quasi le 7 e la temperatura è scesa anche grazie ad un venticello piacevole. Completato il giro, davanti di nuovo all'ospedale, faccio il secondo rapido stop al nasone, dopodiché ci salutiamo e lui riprende la sua bici per avviarsi verso giardinetti dove abita. Mi preparo per l'ultimo tratto verso cinecittà est. Arrivo nei dintorni di casa mia, precisamente davanti via Orazio Raimondi, dov'è la facoltà di Legge, alle 19:35, stanco e soddisfatto. Decido che le ultime centinaia di metri le faccio camminando e nel mentre torno indietro con la mente, cercando di ricordare quand'è stata l'ultima volta che ho corso per più di 80 minuti. Troppo tempo forse, ma l'importante è che ora ci sono, con tutto quel che sono. Entro a casa, saluto la mia famiglia, e sono felice.
Dopo 25 minuti circa arrivo al PTV, fradicio, dove mi aspetta Costantino, con la sua bici legata a un palo. Dopo il minimo indispensabile per rinfrescarmi alla fontana si riparte insieme per i pratoni, con quella croce enorme che troneggia al centro e che si vede a km di distanza. Mezz'ora circa per fare il perimetro, mezz'ora nella quale parliamo del più e del meno ed in cui lo prendo in giro dicendogli che la prossima domenica passo da lui alle 6 per correre insieme la Boccea running, raccomandandomi di farsi trovar pronto. Più lo vedo e più penso che se solo si allenasse con un minimo di regolarità sarebbe veramente forte.
Si corre un po' meglio, ora sono quasi le 7 e la temperatura è scesa anche grazie ad un venticello piacevole. Completato il giro, davanti di nuovo all'ospedale, faccio il secondo rapido stop al nasone, dopodiché ci salutiamo e lui riprende la sua bici per avviarsi verso giardinetti dove abita. Mi preparo per l'ultimo tratto verso cinecittà est. Arrivo nei dintorni di casa mia, precisamente davanti via Orazio Raimondi, dov'è la facoltà di Legge, alle 19:35, stanco e soddisfatto. Decido che le ultime centinaia di metri le faccio camminando e nel mentre torno indietro con la mente, cercando di ricordare quand'è stata l'ultima volta che ho corso per più di 80 minuti. Troppo tempo forse, ma l'importante è che ora ci sono, con tutto quel che sono. Entro a casa, saluto la mia famiglia, e sono felice.
martedì 11 giugno 2013
verso la Boccea Running del 23
Prosegue l'allenamento di giugno, il primo quasi decente dopo mesi che ho "corricchiato", cioè, correndo senza il necessario orientamento. E quando faccio così solitamente perdo colpi perché altri appuntamenti li faccio diventare insormontabili a danno di un piacere bello ed importante come lo è per me la corsa. Quindi sabato mattina in giro per il parco degli acquedotti con Costantino, potenzialmente portato nel running ma che per pigrizia si allena sì e no 3 volte al mese (e nonostante tutto quei 6 chilometri e mezzo li copre sempre). Alla fine lui dopo 35' tenuti intorno i 5'10'' decide di fermarsi; io concludo con un allungo di 1000 m per sbrigliar le gambe.
Domenica sveglia alle 8:00 e corsa per 10 km per il quartiere di Cinecitta' effettuando un progressivo, partendo comodo a 5'15'' e chiudendo intorno ai 4'35'' sotto un sole che comincia a farsi sentire.
La Boccea Running si avvicina, Alessandro, amico con cui l'ho corsa lo scorso anno, stavolta mi auguro avrà il sottoscritto a tenergli botta almeno fino al 7° km.
Se penso che il battesimo del running gliel'ho fatto io poco più di un anno fa partecipando all'appia run e recentemente riesce sui 21 km a viaggiare intorno all'ora e 34'' (e su percorsi trail, perché non gli piace correre sull'asfalto, quindi in condizioni ottimali toglierebbe almeno altri 2-3 minuti!) da una parte mi commuovo...ma dall'altra quasi mi incazzo! eh!eh!eh!
Domenica sveglia alle 8:00 e corsa per 10 km per il quartiere di Cinecitta' effettuando un progressivo, partendo comodo a 5'15'' e chiudendo intorno ai 4'35'' sotto un sole che comincia a farsi sentire.
La Boccea Running si avvicina, Alessandro, amico con cui l'ho corsa lo scorso anno, stavolta mi auguro avrà il sottoscritto a tenergli botta almeno fino al 7° km.
Se penso che il battesimo del running gliel'ho fatto io poco più di un anno fa partecipando all'appia run e recentemente riesce sui 21 km a viaggiare intorno all'ora e 34'' (e su percorsi trail, perché non gli piace correre sull'asfalto, quindi in condizioni ottimali toglierebbe almeno altri 2-3 minuti!) da una parte mi commuovo...ma dall'altra quasi mi incazzo! eh!eh!eh!
martedì 4 giugno 2013
Le sorprese sono i sogni che si fanno di giorno
…e poi ci sono pomeriggi in cui, intasato di lavoro, ti
chiama improvvisamente un amico, e col massimo della nonchalance ti chiede se
ti ricordi la boccea running corsa l'anno scorso. E chi se la
scorda. Mi sembra da una parte 10 anni fa che l'ho corsa ed invece non sono passati nemmeno 12 mesi...
10,6 km composti da due giri da 5,3 km e caratterizzati da un percorso
trail che nell’ultimo quarto esplode in una salita spacca gambe. L’anno scorso
Alessandro, il mio amico, l’ho mandato a quel paese all'arrivo, e mi ero ripromesso che mai
avrei corso un'altra volta quella stramaledetta gara, sotto un sole bastardo ed arrivando terzo di categoria manco so io come (semplice, eravamo pochi disgraziati a correrla eheheh!)
Ed oggi pomeriggio invece, al telefono, alla sua domanda-affermazione di rifarla, con un sorriso spontaneo che lui non ha certo potuto vedere, gli ho risposto senza pensarci due volte “E CERTO CHE SI'! CHE ME LO CHIEDI?!!!”.
lunedì 3 giugno 2013
giugno
Impostato un programmino che mi accompagnerà per il mese di
giugno. Previste 4 sessioni di allenamento a settimana: martedì, giovedì, sabato e
domenica..
Nei giorni feriali sarà difficile riuscire a
correre, per motivi di famiglia e lavoro, più di 40’, quindi, una volta alzato
presto, la sessione sarà dedicata più che ad allenarmi, a svegliare bene mente e corpo. Ho
ormai verificato che i benefici di una semplice corsa la mattina prima di
recarmi al lavoro li porto dietro tutta la giornata. Le endorfine fanno splendidamente
la loro parte: migliora umore, reattività, attenzione e si percepisce un
generale senso di benessere. Insomma anche il lavoro ne guadagna, soprattutto
in qualità.
Per quanto riguarda i sabati, a parte il primo che prevede un allenamento di 8
km, gli altri saranno finalizzati a delle ripetute brevi: da un 4x200 metri
fino ad un 6x200, precedute da 20’ di corsa e seguite da altri 20’ a ritmo
medio, dopo aver sbrigliato un po’ le gambe.
Le domeniche infine saranno destinate ad un ora circa di
allenamento con dei progressivi su distanze dai 10 agli 11,5 km.
Buona corsa a tutti.
martedì 21 maggio 2013
un percorso "tuscolano"

7,6 km di divertimento , molto bene.
lunedì 20 maggio 2013
"Leggero, nel vestito migliore...
nella testa un po' di sole e in bocca una canzone"...
In questo momento questo è lo spirito con cui corro, con cui cerco anche di vivere. Spesso ci riesco, a volte no e lo accetto. Da una parte il passato, coi suoi ricordi, dall'altra la strada che si apre, con le sue incognite, sfide, e con la voglia di fare la propria parte, cercando di farlo in modo quasi disimpegnato.
Leggero, appunto.
Leggero da ogni impegno che in realtà non è così importante, libero (o almeno a volte ne ho l'illusione) di poter gestire le priorità della vita, che sono e rimangono pochissime fortunatamente. Libero dalla tv, dalla continua connessione cui accennavo qualche post fa. Nei limiti del possibile. Leggero e stimolante come la conversazione, del tutto casuale, che sabato pomeriggio ho avuto con una persona sulla cinquantina che mi ha colpito per la sua voglia di vivere, di soddisfare la propria curiosità accettando l'idea di trasferirsi in un altro Paese (aveva scelto il Costa Rica per varie motivazioni...), del suo legame con la figlia di 5 anni, che in realtà è l'unica cosa che per adesso ancora gli impedisce di spostarsi. Mi sono rimasti addosso i suoi occhi stanchi, stanchi di vedere questa Italia, fatta di continue quanto estenuanti discussioni su IMU, IVA al 22%, governo inciucio, Berlusconi, storie di escort, condoni, condanne che non verranno scontate, realities... Non era quel tipo di conversazione che, come a volte succede, va degradando in un disfattismo puro e semplice. C'erano idee, spunti, riflessioni...mi ha raccontato dei suoi viaggi in Brasile, Australia, Caraibi, Olanda...e quando sono tornato a casa mi è rimasta addosso quella sensazione stimolo per cercare nuove vie.
Perché forse la vita non è tutto qui.

Leggero, appunto.
Leggero da ogni impegno che in realtà non è così importante, libero (o almeno a volte ne ho l'illusione) di poter gestire le priorità della vita, che sono e rimangono pochissime fortunatamente. Libero dalla tv, dalla continua connessione cui accennavo qualche post fa. Nei limiti del possibile. Leggero e stimolante come la conversazione, del tutto casuale, che sabato pomeriggio ho avuto con una persona sulla cinquantina che mi ha colpito per la sua voglia di vivere, di soddisfare la propria curiosità accettando l'idea di trasferirsi in un altro Paese (aveva scelto il Costa Rica per varie motivazioni...), del suo legame con la figlia di 5 anni, che in realtà è l'unica cosa che per adesso ancora gli impedisce di spostarsi. Mi sono rimasti addosso i suoi occhi stanchi, stanchi di vedere questa Italia, fatta di continue quanto estenuanti discussioni su IMU, IVA al 22%, governo inciucio, Berlusconi, storie di escort, condoni, condanne che non verranno scontate, realities... Non era quel tipo di conversazione che, come a volte succede, va degradando in un disfattismo puro e semplice. C'erano idee, spunti, riflessioni...mi ha raccontato dei suoi viaggi in Brasile, Australia, Caraibi, Olanda...e quando sono tornato a casa mi è rimasta addosso quella sensazione stimolo per cercare nuove vie.
Perché forse la vita non è tutto qui.
domenica 21 aprile 2013
prima corsetta a Villa Pamphilj
E domani si parte di nuovo. Per certi aspetti, senza scendere nei dettagli, non vedo l'ora. Farò una prova di allenamento a Villa Pamphilj. Da febbraio ho cambiato zona di lavoro e per spostarmi uso la metro, che in meno di 40' da Cinecittà mi porta a Baldo degli Ubaldi. Con la bici inoltre posso da casa mia arrivare fino alla fermata: evito così di prendere l'auto e questo per uno che vive a Roma non è poco. Nell'ora di pranzo andrò a correre un po'. Domani sarà solo per prendere confidenza con il parco. E' la prima volta che ci corro, a parte una mezzamaratona non competitiva di natale che corsi con Yogi e RB pochi anni fa. In questi due mesi ho cercato qualche volta la mattina alle 6:00 di alzarmi per correre, ma la sera mi sono reso conto essere troppo stanco. A questo punto preferisco correre nel verde con la luce piuttosto che per il quartiere quando ancora è buio.
Non mi resta domani di vedere come va.
Buon inizio di settimana a tutti.
Non mi resta domani di vedere come va.
Buon inizio di settimana a tutti.
venerdì 19 aprile 2013
sull'importanza della disconnessione
Quanto è importante nella vita il disconnettersi?
Personalmente credo sia fondamentale.

Ci sono fasi in cui è opportuno disconnettersi anche
dalle persone a cui siamo affettivamente legati, con cui abbiamo ottimi
rapporti. E ci sono fasi infine in cui è necessario disconnettersi dalle
nostre passioni, per non identificarsi in esse, e per accogliere semplicemente quello che dentro
percepiamo, senza farci domande.
L’ascolto di se stessi porta a sviluppare doti che non
pensavamo di possedere, qualità che ritenevamo perse. Non si deve far nulla per
ascoltare se stessi. E’ questo il bello, è questo il segreto. Spesso i segreti rimangono tali perché sono fatti di...nulla.
Siano benedette queste fasi della nostra vita che l'anima ci chiede di vivere allontanandoci dalla connessione continua e martellante che vuol farci sentir meno soli di quello che siamo.
Un allontanamento, un isolamento agli occhi di molti sì, ma che in verità nutre la nostra essenza, la nostra parte più intima, nascosta, il nostro centro o nucleo.
Ascoltate la propria essenza: essa è la cosa più importante, e da lì che si
gioca la partita.
Dove andiamo senza di lei? Dove andiamo senza le nostre radici?
Dove andiamo senza di lei? Dove andiamo senza le nostre radici?
Quando l’essenza viene soffocata dalla “continua connessione”, dalle parole inutili, ecco che, è matematico, sfocia in ansia, depressione, attacchi di panico.
Se c'è una vera connessione da salvaguardare è quella che ci spinge ad ascoltarci.
Buona giornata a tutti.
domenica 13 gennaio 2013
e va bene così
Breve post per dire solo che ormai le uscite stanno diventando nuovamente 3-4 a settimana, lentamente e costantemente, sto riprendendo un chilometraggio quasi dignitoso. I plantari funzionano (ero scettico lo ammetto), le scarpe vanno, e la schiena la mattina non duole più. Quasi un sogno fino a pochi mesi fa. Stamattina 11,5 chilometri corsi fra il quartiere di cinecittà ed il parco degli acquedotti. La corsa di Miguel è vicina e voglio arrivarci allenato, non al top forse e solo per motivi di tempo, ma allenato. Insieme a me altri due amici che oramai la corsa ha contagiato.
Molto bene.
Molto bene.
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