martedì 19 aprile 2011

Oltre quella maledetta cortina mentale.

 Dopo il 5° km alla fontanella di via lemonia avevo voglia, lo ammetto, di tornarmene in palestra a piedi. Oggi al parco stavo per tirare i remi in barca. La gara di domenica non mi ha sfiancato di certo, il fiato ce l'avevo tutto, eppure le gambe le sentivo pesanti. Alle 13:00 il sole menava. Insomma...ho formulato quella maledetta e minimalista domanda: chi c. me lo fa fa'? 

Il virus del runner però è qui che subentra. Dopo il rapido rifornimento mi sono detto che forse un altro tratto l'avrei percorso e poi sarei tornato.


Insomma...che ve lo dico a fare: alla fine ho infilato 12 km precisi tra il parco degli acquedotti e statuario ed anche se
1) non ero certo al top
2) il caldo era fastidioso
3) c'era poca ventilazione
4) avevo pure fame, e non è bene correre così

ho portato a casa un buon allenamento.


Stavolta ero stanco davvero, ma la soddisfazione di aver fatto un bel lavoro c'è l'ho tutta ora. In realtà le volte in cui ho desistito in un allenamento sono davvero poche. Credo si contino sulle dita di una mano. Il fatto è che quando vado a correre, a costo di arrivare esausto, un allenamento lo termino. Più che altro quando ho desistito è stato proprio perché quel giorno non sono andato a correre. Ma quando si balla ormai è tardi per ripensamenti.

Domani riposo e giovedì sul tapiro ripetute: 10' di riscaldamento con un 5 x 1000 a 4'15'' con 2'10'' di recupero a 8 kmh.

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