martedì 31 maggio 2011

Doppietta ok: nettuno e città di castello

Domenica sembrava tutto rimandato. Il 5° trofeo di nettuno, non essendoci Marina (per la sua prima gara agonistica) non avevo onestamente intenzione di andarci da solo. Invece c'è stato un cambiamento radicale è così per Nettuno è tutto ok, per lei l'allenamento di rifinitura di questa settimana  sta procedendo bene. Io invece sto cercando di ottimizzare la penultima settimana di allenamento per la mezza in umbria.

Obiettivo del 5 giugno: accompagnarla fino al traguardo senza badare al tempo, anche se ad occhio dovremmo stare appena sotto l'ora. L'importante per lei è quello di cominciare ad amare profondamente uno sport che può aiutare a cambiare radicalmente in meglio la vita.

Alla mezza lei mi accompagnerà senza correre, per i 21km meglio aspettare ancora un pò.

lunedì 30 maggio 2011

mercoledì 25 maggio 2011

loschi individui

già ha mandato in giro i suoi bravi a prender le misure per la moschea e per far spazio agli zingari.

martedì 24 maggio 2011

1200 kcal da usare con attenzione


Da circa tre settimane (oggi inizia la quarta) sto seguendo un regime alimentare radicalmente diverso da quello che il più delle volte in questi mesi ho solo pianificato in larga misura solo a parole, anche se in buona fede. Si tratta di una dieta che, se seguita alla lettera, comporta un’assunzione di 1200 kcal.
Sconsiglio di seguirla per lunghi periodi per più ordini di motivi:
1) può spingere alcune persone all’anoressia;
2) può determinare un calo nella concentrazione;
3) è adatta a chi ha di poco varcato la soglia del sovrappeso e vuole tornare entro i limiti in un tempo ragionevole, non certo a chi è in forte sovrappeso, in quanto in quest’ultimo caso non riuscirebbe facilmente a tenere subito un regime alimentare di questo tipo;
4) l’assunzione quotidiana di frutta (due frutti) è verdura (400 grammi) previste può risultare non sempre facile.
Ad ogni modo la seguo “quasi” alla lettera nei giorni in cui non pratico sport. Il “quasi” che ho messo significa che talora posso bere, per esempio, quel bicchiere di coca che sarebbe bandito (circa 70kcal), ma valutando che il mio attuale fabbisogno energetico è di 1858 kcal, un dimagrimento l'avrei comunque, seppur in misura minore; insomma mi va bene, sono sempre circa 600-550 kcal in meno al giorno. 

I giorni in cui corro invece devo per forza di cose assumere più cibo, pur rimanendo vigile a ciò che mangio. Arrivo a non più di 1800/2000 kcal (basta poco per arrivarci), considerando che il semplice correre per un’oretta comporta un dispendio di energie tra 800 e 900 kcal, a seconda della intensità della corsa o meglio della distanza coperta, va molto bene, bruciando circa 2600 kcal ed assumendone fino a massimo 2000.

Così facendo ho perso un chilo e mezzo senza fatica in 21 giorni. Con soddisfazione posso dire che non c’è stato un giorno che sono arrivato a pranzo o a cena affamato o indebolito fisicamente (tutt’al più con un tollerabile appetito). Un buon risultato che mi spinge a continuare un nuovo modo di mangiare senza essere schiavo del cibo ma apprezzandolo fino in fondo. Naturalmente non bisogna essere estremisti per fare le cose bene. L’importante secondo me è saper gestire la forbice minima e massima entro dei limiti che consentano all’organismo di dimagrire correttamente senza patimenti o rimpianti.
Esistono semplici comportamenti che funzionano efficacemente e che questa dieta impone di seguire:
1) il bere (acqua), conseguenza anche dell’attività sportiva, consente di riempire lo stomaco dando per qualche tempo una sensazione di sazietà e facilitando la gestione dei tempi per pranzo e cena;
2) il mangiare molta frutta e verdura ha un effetto riempitivo che permette di mangiare senza abbuffarsi di cose ipercaloriche;
3) lasciar perdere gli insaccati;
4) no formaggi (quando corro però quei 30/40 grammi di parmigiano li prendo),
5) no alcol (anche se una birra da 33cl alla settimana non fa proprio nulla)

domenica 22 maggio 2011

modifiche in corso d'opera

Il 5 giugno era in previsione la partecipazione al 5° trofeo della città di nettuno, gara importante per me per un semplice motivo: avrebbe corso per la prima volta la mia compagna, e di conseguenza l'avrei accompagnata molto volentieri. Si stava allenando molto bene, ma una proposta di lavoro pervenutale questa settimana, che le comporta di esserci anche il sabato e la domenica, ha compromesso questo progetto, non senza rammarico mio e suo. Erano in previsione tra l'altro dei weekend insieme molto belli che probabilmente saranno posticipati quando anche lei avrà un'idea più chiara sugli orari in cui lavorerà. Nettuno quindi salta.

Poco male, per il lavoro un piccolo sacrificio si può anche fare. Inoltre noto in lei la voglia di continuare ad allenarsi con la stessa tenacia che l'ha contraddistinta in questi mesi: il suo esordio in pista è solo questione di "quando".

Alla mezza di Città di Castello del 12 giugno voglio però esserci. Marina non ci sarà, verrà a farmi compagnia un mio amico, ancora non runner da gara (ma il tempo deve fare il suo corso con lui). Anche se l'obiettivo che mi sono posto è ambizioso per me (95') mi sto allenando bene, seguendo una dieta da qualche settimana che mi sta facendo scendere di peso gradualmente, con alcune inevitabili sensazioni positive durante la corsa (passo più veloce, migliore sopportazione del caldo, tenuta in salita).

martedì 17 maggio 2011

col naso attappato, ma non è allergia.

Distrattamente, quando riesco a buttar l'occhio su l'unico telegiornale che riesco a digerire, quello di Mentana su la7, vedo delle notizie curiose.

1) L'altro giorno sento un tizio che per cercare di racimolare voti promette a napoli di sospendere la distruzione delle costruzioni abusive. 1.1) Un'altra che tira merda al concorrente candidato e poi ci rimane male se questi, al termine del dibattito e dopo aver dimostrato inequivocabilmente la propria innocenza, le rifiuta, del tutto comprensibilmente, di stringerle la mano.

2) Sul tg2 stasera per sbaglio ci casco 2 minuti, 2 minuti contati e mi vedo il servizio strappalacrime del funerale di Melania Rea dove la giornalista ricama sulle immagini. Da voltastomaco. Poi la gente che applaude quando la bara viene portata fuori dalla chiesa. Ma che è sta pratica di applaudire chi è morto al funerale? Perché? Giuro che non la capisco. Le interviste alle persone del paese, spesso le vecchie del paese che non si fanno mai i cazzi loro e pontificano con frasi buttate lì tanto per riempire il tempo che magari potrebbe utilizzarsi diversamente e meglio in tv, come "c'è bisogno di giustizia, non si può andar avanti così".

3) E per finire l'ennesimo caso del prete che ha abusato di bambini. Con i dati statistici, che non vengono divulgati, perché non dimetichiamoci che siamo in un paese cattolico, che si dimentica però, in quanto cattolico, di essere obiettivo, Infatti il rischio che un bambino venga abusato in ambito ecclesiastico è molto più elevato che altrove. Prendiamo il caso austriaco: partiamo con questo Paese perché è recentissima (marzo 2010) la dichiarazione del portavoce della Santa Sede, padre Lombardi: "in Austria sono 17 i casi di pedofilia che riguardano la Chiesa, ma ben 510 quelli al di fuori; quindi si deve prestare attenzione anche al di fuori della Chiesa e non puntare i riflettori solo su di essa".
Purtroppo la "statistica" di padre Lombardi ha convinto molti cattolici dotati di scarso spirito critico a ritenere che "tutto sommato, che ci siano preti pedofili è normale". In realtà l'affermazione del portavoce vaticano è un boomerang pazzesco.
I dati austriaci rilevano che su 32 pedofili uno è un prete. Cioè circa il 3,12% della popolazione pedofila è rappresentato da sacerdoti.
In Austria ci sono 0,31 sacerdoti ogni 1.000 abitanti, cioè circa lo 0,062% della popolazione maschile. Non è difficile concludere che:

un prete ha 50 possibilità in più di essere pedofilo che un comune cittadino.
(fonte dal sito di Albanesi)

Vabbé ora meglio spegnere la tv. Fortuna che mi informo poco. O di altro.

martedì 10 maggio 2011

"lei deve cambiar lavoro"

Questa la sentenza della cardiologa dopo avermi visitato. Mai vista prima. La mia compagna aveva da poco conseguito il certificato medico sportivo, quando, intenzionato a fare un controllo ormai da qualche giorno a causa di una strana sensazione al petto in certi momenti della giornata, ho chiesto alla dottoressa, dato che stavo lì e che non c'erano dopo altri appuntamenti, di potermi visitare.
Gentilmente mi ha fatto accomodare e, prima di misurarmi la pressione, mi ha chiesto se
- praticavo già uno sport ("sì"),
- avevo un certificato medico sportivo in corso("sì"),
- in famiglia c'erano stati casi di malattie cardiovascolari ("mio padre ha un pacemaker, per il resto nulla"),
- al giorno bevo molti caffè (credo proprio di sì: 6-7), 
- al lavoro sono un po' stressato (un bel po'),
- lavoro molte ore (faccia lei: tra le 10 e le 12 al giorno),
- faccio il libero professionista (sì, il mediatore immobiliare).
La pressione era un pò alta: 145/90. Mi sentivo agitato, non sapevo bene perché. Non era la prima volta che facevo una visita medica ovviamente, e non ero teso per quel motivo. Mi ha poi fatto due elettrocardiogramma, uno a riposo, l'altro sotto sforzo. Mentre salivo e scendevo su quella scatola in legno mi ha chiesto se avevo fastidi al petto. Niente. Nessuna extrasistole poi durante l'elettrocardiogramma dopo lo sforzo.
"Lo sport può farlo tranquillamente", mi ha rassicurato, aggiungendo però a mo' di battuta "lei deve cambiar lavoro".
Muto, me la sono semplicemente guardata come a dire "si spieghi meglio". La dottoressa ha quindi precisato "il lavoro in sé non è un problema, ma evidentemente il contesto in cui si sta trovando ultimamente la sta stressando con conseguente senso di costrizione al petto". L'ipotesi è plausibile. Confrontarsi con tutto lo spettro di persone che ci sono è un'impresa. A volte dal dialogo nasce qualcosa di costruttivo ed è lì che il mio lavoro lo amo, altre volte mi ritrovo a dovermi scontrare (sempre più oramai in questi casi lascio perdere se la cosa lascia il mio standard di vita uguale) con delle rape che pensano di essere fenomeni.
Nelle prossime settimane farò anche una ecografia per approfondire e stare fugare ogni dubbio. Nel frattempo seguo quello che mi ha detto quando ci siamo congedati "cerchi di star sereno e di bere la metà dei caffè!".
E sembra che stia funzionando. 

domenica 8 maggio 2011

pensieri del fine settimana.

Niente bigiornaliero. La mattina andare a correre per poi dovermi sbrigarmi per correre, stavolta al lavoro, non è alla mia portata e non ne vedo benefici. Dovrei alzarmi alla stessa ora che mi alzo quando vado a pesca. Più o meno alle 6:30. Con le fondamentali differenze che:
1) quando vado a pesca è domenica e quindi non ho l'assillo di dover andar poi al lavoro;
2) non vado tutte le domeniche a pesca, tra l'altro...
Quindi tutti i giorni continuo a fare quello che faccio da qualche tempo: mi alzo comunque piuttosto presto, alle 7:30, faccio esercizi fisici per rinforzare i muscoli, addominali in particolare, ma la corsa la continuo a praticare o nella pausa pranzo o, più di rado, la sera quando torno dal lavoro.
L'altro giorno, nell'ultimo post,  me la son cantata e ballata da solo, avevo ipotizzato i bigiornalieri ma ho fatto subito dietro front. Avrei troppo improvvisato, col rischio di riscaldarmi male e quindi di aumentare le probabilità di infortunio. Non sono ancora un esperto a tal punto da gestire un allenamento simile.
Ieri al Parco degli acquedotti ho corso 10 km con Marina, che si sta preparando con cura e disciplina alla sua prima gara, il 5 giugno, a Nettuno. L'accompagnerò e l'affiancherò, con l'obiettivo di chiuderla tra i 60' ed i 57', ancora ho pochi elementi per una stima più precisa. Giovedì scorso ha pure conseguito il certificato medico sportivo, in settimana si iscrive alla uisp roma.
Oggi corsa al Parco di Tor Tre Teste di 1 ora e 30 circa, da solo, senza prestare attenzione alla distanza coperta. Mi piace correre così a volte, svincolato da distanze, tempi al km, non c'è niente da fare. Solo la sensazione di far qualcosa che fa bene a corpo e mente. Chiudo la settimana con 5 sedute di allenamento, molto probabilmente più di 42 km coperti, e 4ore e 12' di tempo dedicato a correre...

martedì 3 maggio 2011

bigiornaliero...che ne pensate?

Per tutto il mese di maggio non prevedo gare, ma solo allenamenti miscelati tra lunghi, ripetute, progressivi, collinari. Insomma cercherò di portare avanti una preparazione la più possibile completa, integrata dalla palestra per quanto riguarda anche le altre fasce muscolari: petto-spalle-dorso-braccia-addominali.
L'ideale sarebbe di infilare bigiornalieri due volte la settimana. Ci tengo a precisare che il chilometraggio, durante la settimana, è molto condizionato dal tempo a disposizione, o meglio dal lavoro che svolgo.
Del tipo:
lunedì corsa leggera di 10-12km
martedì riposo

mercoledì corsa leggera di 8-10km + 8-10km all'ora di pranzo
giovedì riposo

venerdì ripetute 800 m x 8 volte a 4'15'' con recupero camminato per 2'
sabato progressivo di 8-10 km + 8-10km all'ora di pranzo o nel pomeriggio
domenica lungo di 14-16 km

Sveglia quindi alle 6:30 con un'ora di corsa tra le 7 e le 8 del mattino.
Poi doccia e lavoro. Pausa pranzo dedicata ad un'altra corsa, molto molto leggera, per rifinire il tutto, accompagnata da alcuni esercizi in palestra, seppur noiosissimi, ma che mi servono per rinforzare i muscoli.
Spero non mi prenda un coccolone. Teoricamente, se riesco a dormire il giusto numero di ore ed a riposarmi in modo equilibrato posso farcela, e bene.

La foto (non mia) che vedete non è frisco, ma centocelle...bellina eh?

lunedì 2 maggio 2011

Per te

Finalmente ti sei decisa non solo a correre. La scelta è avvenuta spontaneamente, è questa la cosa più bella.
Amore, la tua forza di volontà e la tua decisione mi hanno davvero meravigliato. 

Soprattutto se penso che:
2 anni fa quasi mi schernivi se ti dicevo che andavo a correre o se ti chiedevo di andarci insieme; 18 mesi fa non avevi ancora deciso, ma intravedevo un po' di curiosità...l'anno scorso cominciavi a manifestare questa volontà, poi a giugno la svolta, tra varie ed inevitabili fatiche iniziali; a fine luglio avevi però già "metabolizzato" 60 minuti di corsa; a metà agosto avevamo corso in Umbria più di 10 km; in autunno hai continuato ad allenarti anche da sola; quest'inverno non hai mai smesso, riprendendo da marzo con più verve; il mese scorso infine ti sei decisa nell'affrontare una gara competitiva, fissando per Giovedì prossimo, nel frattempo, la visita medico sportiva. 

Resto a pensare un attimo a tutto questo tempo, e sbalordito ti dico semplicemente questo: sono stracontento di condividere con te questo sport. Fino a quando vorrai, dove vorrai.  
Mi sono sentito importante e felice quando mi hai chiesto di poterti accompagnare il 5 giugno al 5° trofeo della Città di Nettuno. Una 10 km dove ti metterai in gioco divertendoci. 
Sarà una gran bella giornata.


Ciao amore mio.