no, niente risse stile ras del quartiere. Prima un cenno di quel che è successo oggi. Dal lavoro, durante la pausa, salto sulla bici ed in pochi minuti sono a villa pamphilj. Avevo letto che c’erano le docce e che erano vicine all’uscita di via Vitellia. Quindi sono andato a verificare. Una tipa che lavora lì mi ha detto che docce e deposito borse viene 2 euro in tutto (da qui il deposito borse è gratis, ma sticazzi). Orario, se ricordo bene, dalle 8 alle 20: magnifico.
Dalla prossima settimana inizierò in villa con un paio
di sessioni feriali (martedì-giovedì) da 8-10 km,
variando tra progressivi, fartlek e ripetute e dedicandomi invece nei weekend ad allenamenti
sulla distanza.
Domenica si avvicina la 10 km alla pineta di Castelfusano, ottimo test per vedere le condizioni generali. Unica maledetta incognita è
che il giorno prima mi hanno invitato ad un matrimonio in cui mi sono imposto di mangiare senza strafogare tutto (devo riuscirci, devo riuscirci, devo riuscirci) perché punto ad una media al
km che stia tra 4’30’’e 4’33’’.
Potrei ritenermi soddisfatto se chiudo la gara con questo passo, sono solo 90 giorni che ho ripreso a correre con una regolarità di 3-4 sessioni settimanali.
Ecco spiegato il titolo: purtroppo quando ho sotto al naso una pietanza che merita, e nei ristoranti a Roma è difficile mangiar male, mi sembra peccato mortale non spolverarla. E' compulsivo, non mi controllo: agisco e basta. Quindi seppur brutalmente una parte di me si augura che in quel matrimonio di sabato il cibo farà schifo, altrimenti dovranno incatenarmi come Ulisse al richiamo delle sirene, porca mignotta. E buonanotte bei propositi. L'alternativa assurda è di andarci, come si dice... "già mangiato": inapplicabile per la mia dignità!...