venerdì 2 dicembre 2011

Prospettive oltre il running.

Venerdì pre-gara. Ieri corsa di 35' molto leggera, tanto per tenere in caldo gli ingranaggi, domattina altra corsettina di mezz'ora e poi riposo fino a domenica.

Oggi non mi va di parlare del Trail. La gara di domenica è di sicuro importante e l'ho preparata bene. Ma oggi, dicevo, non sto scrivendo questo post per la gara di domenica, ma perché è successa una cosa nuova che mi terrà, atleticamente parlando, impegnato per il prossimo anno e mezzo.

Il tutto è nato così, per caso. Come la stragrande delle cose che nella mia vita, e credo nella vita di molti di noi, nascono. Mi riferisco ad un sms inviato stamattina con cui ho invitato un mio amico ad aggregarsi per domenica a partecipare insieme a me e Francesco al Trail dei due laghi. So che si tiene in allenamento ma non abbiamo modo di poterci vedere spesso, e quindi anche di allenarci insieme durante la settimana, e domenica sarebbe stata una buona occasione per salutarci, anche perché ci si può iscrivere il giorno stesso della gara.

Mi chiama pochi minuti dopo, e mi dice che per domenica non potrà esserci in quanto parteciperà alla maratona di latina, ma che ha intenzione, non per il 2012 ma per il 2013, di partecipare alla  IRON MAN 70.3* che si terrà a Pescara. 1900 metri a nuoto, 90 km in bici, 21,1 km di corsa, ma sta cercando una persona con cui allenarsi ed ha colto l'occasione per girarmi la proposta...

La notizia mi arriva così. Secca. Senza tanti giri di parole. In fondo mica mi deve mandare un telegramma.
Ma il fatto che ho scoperto in me è che partecipare ad una gara simile mi ha da subito esaltato, mi ha dato una vera scossa, mi fa sentire in gioco, con un nuovo obiettivo e con la voglia di fare qualcosa di completamente diverso. 18 mesi sono un tempo che reputo più che sufficiente per potermi preparare a dovere per una prestazione del genere. Da solo non credo che l'avrei mai potuta concepire, e mi riferisco ovviamente alla preparazione, con una persona determinata al fianco il discorso assume una prospettiva ben diversa.

Non sono i 21,1 km a preoccuparmi molto, e nemmeno, non più di tanto almeno, i 90 km di bici, ma i 1900 metri a nuoto. Non sono un pesce, non lo sono mai stato, so nuotare, per carità, ma come può farlo una persona che l'ha imparato da sola, senza tecniche, senza mai andare in piscina. Una vera lacuna che in un anno e mezzo devo colmare al meglio.

Partecipare a giugno 2012 sarebbe un fallimento annunciato, le prestazioni a nuoto e in bici le chiuderei in tempi inaccettabili (col dubbio di non chiuderle) per correre 21,1 km troppo stanco, pregiudicando anche questa prova.

E' un'occasione per divertirmi, per cambiare un po', deragliando dai binari della corsa o forse più semplicemente ampliando i suoi confini. Alcuni runners la vivono come una sorta di evoluzione.
Per me non lo è, ma rappresenta un bel modo per fare qualcosa di diverso, un arricchimento alla mia esperienza sportiva e di vita.

E sinceramente mi attira, adesso come adesso, molto più di una maratona.
C'è chi dice che chi non ha mai corso una maratona non è un vero runner. Credo che questo sia vero solo per chi vuole crederlo. Io rispetto le opinioni altrui ma non le condivido sempre. E poi è una questione che sinceramente ha poca rilevanza.

Forse non sarò un runner, ma di certo voglio divertirmi anche correndo...in fondo anche questo è uno dei grandi benefici che la corsa ci regala.

*La definizione di Ironman 70.3 è il risultato dalla somma delle tre distanze in miglia terrestri (1,2 + 56 + 13,1 = 70.3)

2 commenti:

  1. Il problema è la bici.
    Se parliamo di tempo.
    Al 90$ saro' a Pescara nel 2012 ... uoto da schifo(ultimo mio post) ma ho capito che alla peggio perdo 5 minuti rispetto a me che miglioro.
    Diciamo 40 minuti invece di 45.
    Ma in bici mi ci vorrà molto + di 3 ore e se non mi alleno a dovere anche 4. Ecco li si fa il patatrac.

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  2. sono andato a sbirciare il tuo post...come ti comprendo, dio mio come ti comprendo

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