sabato 21 gennaio 2012

La scelta che costa.

Mi tengo lontano ultimamente dai molti tg e programmi su rai e mediaset che stanno facendo diventare, come era inevitabile nel loro stile pseudo giornalistico, la triste e contorta vicenda della costa crociera. Un'altra occasione mandata a fanculo per riprendere un po' di dignità e sensibilità (che paroloni)...ma d'altronde si può riprendere qualcosa che non è mai stato un segno distintivo?

Nota positiva però in tutto questo c'è: l'altra sera ho apprezzato molto la scelta di Mentana che nel suo tg la 7 ha deciso di mettere la notizia in questione in una posizione non primaria. Non certo per mancanza di rispetto, semplicemente perché sa molto bene come sia estremamente facile e pericoloso far scivolare un avvenimento simile in uno show disgustoso, orgasmo per personalità che non hanno nulla da raccontare e da fare se non disquisire ed ascoltare di tragedie. L'ennesimo show che, almeno stavolta, è stato risparmiato.

Mentana si è comportato, prima che da esperto giornalista, da uomo.

Mi è capitato poco tempo fa di stare in compagnia di persone che a un tratto si chiedevano, e mi chiedevano, quasi sconvolte e retoricamente, come potessero avvenire certe cose, manco fossero morti loro congiunti. Mi sono trovato costretto a cambiar tema (me ne sono andato poco dopo) ma prima ancora a chiedere loro se fosse così importante parlarne.

Il potere della mediatica è terribile.

Mi verrebbe voglia di dire ad alcuni personaggi che circolano per i tg e i programmi del nostro panorama televisivo quanto segue: imparate da Enrico Mentana, Enzo Biagi, Indro Montanelli, Marco Travaglio e Michele Santoro, coglioni.





3 commenti:

  1. Oltre al film preferito, abbiamo anche gli stessi gusti giornalistici!

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  2. Pulp Fiction è un capolavoro. Per il nick, lo trovo accattivante come il film, che pur non avendo acuto al cinema un gran successo, è esploso invece come home video. Per i giornalisti...beh, quelli che ho citato (non sono certo tutti, ce ne sono e ce ne sono stati altri molto bravi naturalmente) sono quelli che a mio parere possono definirsi giornalisti. Per molti altri il discorso è o devono ancora dimostrarlo o sono fuffa.

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  3. "Pulp Fiction" non mi stanco mai di riguardarlo, non esagero ma sarò abbondantemente oltre le 50 volte...
    "Fight Club" uno dei pochi film belli come il libro, del resto è uno dei miei autori preferiti!
    Sui giornalisti, perfettamente d'accordo...

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